NODI

Pubblicato in Counseling Relazionale · Venerdì 19 Apr 2024

La consapevolezza è il permesso che diamo a noi stessi di considerare attentamente ciò che viviamo, in un senso di attiva padronanza e non di passiva rassegnazione.

Se consideriamo simbolicamente la nostra vita come un filo che possiamo tenere tra le mani, possiamo pensare che esserne padroni significa consentirne il movimento; se consideriamo altresì la nostra dimensione relazionale extrapersonale, inevitabilmente capiamo che il movimento del filo della nostra vita crea incroci, intrecci, nodi con quelli delle vite degli altri.

Spesso abbiamo la sensazione di un nodo dentro o fuori di noi, qualcosa che ci fa sentire aggrovigliati, che frammenta la nostra linearità, che blocca il nostro flusso.

I nodi non avvengono a caso o per cause di forza maggiore: se sono sul nostro filo li abbiamo creati noi.

Ora consideriamo che per sciogliere un nodo occorre il tempo di osservare con attenzione la strada che il filo ha percorso per annodarsi: occorre compiere un'azione più intenzionale della prima, che si trasformi in una scelta con un obiettivo liberatorio ed evolutivo. Occorre rispetto per la forma e la posizione che hanno, occorre la valutazione della loro funzione.

Ora pensiamo ai nodi nautici: esistono nodi d'arresto, come il nodo Savoia che serve a fissare una cima e impedire che scorra via; esiste il nodo gassa d'amante, che può essere usato come nodo di salvataggio, molto affidabile anche sotto carico, e nello stesso tempo facile da sciogliere all'occorrenza (un nodo che lega ma non strozza); esiste il nodo piano, un nodo di giunzione per unire due pezzi di cima che più si tirano più serrano il nodo.

Nella nautica non tutti i nodi si creano per essere sciolti, alcuni sono funzionali alla navigazione e altri ci aiutano a restare saldamente ancorati.

Anche per conoscere e scegliere quali nodi ci serve tenere sul filo della nostra vita dobbiamo osservare e raccogliere elementi per sentire e decidere.

“Ciò che rende utile la corda e le consente di svolgere innumerevoli lavori è il nodo. Una corda infatti che non si annodi non serve a niente; è nel nodo che la corda racchiude tutte le sue funzioni, sia pratiche sia simboliche. Nel nodo la corda vive, lavora e comunica. (cit)”