LA COMUNICAZIONE CONFLITTUALE

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LA COMUNICAZIONE CONFLITTUALE

Counseling Romanello
Pubblicato in Counseling Relazionale · Mercoledì 21 Giu 2023
Una buona comunicazione conflittuale presuppone anzitutto l’esplicitazione del conflitto: toglierlo dalla latenza disinnesca le dinamiche di evitamento e negazione che, muovendosi tra falsità e manipolazioni, rappresentano condizioni totalmente antievolutive.
 
Occorre saper gestire l’intenzione di far emergere il conflitto come un problema da affrontare in una relazione, senza annientare la persona che sta nella relazione in cui si presenta questo problema.
 
(In termini pratici, posso accettare di modificare alcuni miei comportamenti nei confronti di qualcuno che mi comunica la sua contrarietà per un fatto determinato ma esprime anche rispetto per me e fiducia nella nostra relazione).
 
E’ importante valorizzare il contenuto informativo del conflitto, separato dal suo significato emotivo, che genera l’occasione di interrogarsi sullo stato della relazione e sulla possibilità di trasformarla.
 
Il conflitto coltiva la crescita dell’interesse comune.
 
Fuori dai limiti della competenza conflittuale, la comunicazione aggressiva si connota per la presenza di minacce, insulti, provocazioni, attacchi più o meno specifici rivolti alla persona, alle sue caratteristiche, alle sue competenze. Spesso deriva dalla frustrazione e dalla carenza di una adeguata competenza argomentativa: l’obiettivo è denigrare l'altra persona, non contestare un singolo aspetto del suo comportamento. La cornice è l’eccesso emotivo e la mancanza della giusta distanza dalle proprie percezioni.
 
La lamentela è animata da autocompiacimento vittimistico, tende alla richiesta continua di riconoscimento e risarcimento emotivo, è statica per la sua ripetitività e quindi non favorisce l’utilizzo del conflitto.
 
La pretesa è egocentrica e annulla la reciprocità relazionale, non considera i bisogni dell’altro e non lascia spazio alla esplicitazione del punto di vista dell’altro, bloccando la comunicazione.
 
Passaggi operativi per una comunicazione conflittuale efficace:
 
  • Scegliere il momento e il luogo adatto per affrontare la questione (chiedersi se questo momento e questo luogo sono adatti sia per me che per il destinatario)

  • Chiedere il permesso: è uno strumento che abbiamo per sapere che la nostra esplicitazione può essere sostenibile e per introdurla in modo accettabile e quindi costruttivo

  • Circoscrivere e definire il conflitto (stiamo sul problema): identificare l'oggetto del conflitto, il “cosa” ha dato origine alla situazione di difficoltà (una azione, una parola, un comportamento…)

  • Descrivere la propria visione del problema e le conseguenze per sé e lasciare spazio alla emersione del punto di vista dell’altro (preserviamo la reciprocità)

  • Esprimere e accogliere le emozioni collegate, proprie e altrui

  • Sviluppare delle opzioni: fare una richiesta all’altra parte e ascoltare le sue proposte per aprire una negoziazione percorribile (ricordiamoci dell’interesse comune che lega le parti nella relazione)
 
Ciò che contrasta concorre e da elementi che discordano si ha la più bella armonia.” (Eraclito)


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