IL COUNSELING MAIEUTICO: omaggio a Socrate
Pubblicato in Counseling Relazionale · Mercoledì 04 Ott 2023
Socrate riteneva che, mediante le domande utilizzate con il suo metodo dialogico, la persona potesse guardare dentro se stessa alla ricerca e alla conquista della conoscenza e comprensione della sua verità.
Le domande maieutiche aiutavano l’interlocutore a tirare fuori, a partorire la sua consapevolezza e autodeterminazione (etimologicamente la parola “maieutica” deriva dal greco corrispondente che significa “arte ostetrica”).
Il counseling maieutico ha la sua matrice metodologica in questa impronta socratica, che viene poi sviluppata da tecniche di lavoro aggiuntive alle domande che sostengono il cliente nella esplorazione, nella lettura e nel riposizionamento di se stesso di fronte alla propria percezione problematica.
Come la levatrice aiuta le donne ad affrontare e gestire i passaggi fisiologici del parto fino alla nascita, il counseling maieutico accompagna il cliente a tirare fuori le risorse necessarie per affrontare e gestire il malessere che lo occupa.
La radice e la direzione è la libertà individuale, che adeguatamente sostenuta, fa maturare consapevolezza di sé e del mondo esterno e genera scelte agite in base alle proprie inclinazioni personali e quindi sostenibili, coerenti, realistiche e maggiormente affidabili.
Il metodo maieutico fa del cliente il vero protagonista attivo dell’apprendimento: un primo passo fortemente evolutivo è incontrare con coraggio e curiosità il vuoto come spazio per imparare.
Anche quando si tratta di se stessi.
“L’unica vera saggezza è sapere di non sapere nulla.”